mercoledì 18 febbraio 2015

Posarsi nella posa : SHIVA

Gli Archetipi
Posarsi nella posa: Shiva

E nel giorno successivo a Maha Shivratri… Shiva!
Shiva è il simbolo di “Brahman”, la coscienza universale.
Shiva è il Mahayogi (il Grande Yogi, il Signore dello Yoga) colui che si dice abbia creato la pratica dello yoga.
E Shiva è il Grande Danzatore, il Signore della Danza, colui che danza in “Rudra Tandava”, la danza della distruzione, e in ”Lasva”, la forma gentile della sua danza, conosciuta anche come “Ananda Tandava” o danza della beatitudine, associata con la creazione del mondo dopo la sua totale distruzione.
Queste due differenti danze cosmiche avvengono in “Chidambaram”, o nel cielo, nello spazio, della mente.
La danza cosmica di Shiva simboleggia l’interazione tra energia divina statica e dinamica, un fluire che contiene i cinque principi dell’energia eterna - creazione, preservazione, distruzione, illusione ed emancipazione.
Questa interazione di forze avviene anche durante la nostra pratica yoga, a molti livelli.
Quando lasciamo un asana, distruggiamo la forma che avevamo creato e preservato, ma è proprio attraverso questa dissoluzione che offriamo spazio e possibilità per nuova creazione, in una danza eterna da posa a posa. La dissoluzione è necessaria per fluire attraverso la nostra pratica, per muoverci tra le asana, per sperimentare compiutezza e totalità.
E il gioco tra forze statiche e dinamiche si esprime anche mentre siamo nel’asana.
In Odaka Yoga sperimentiamo la danza dell’energia che fluisce in noi quando ci lasciamo infine “posare nella posa”.
Diamo un’occhiata all’intero processo:
Brahma: onde emergono dall’infinito oceano di possibilità, muovono il nostro corpo in un moto incessante, creando il movimento perfetto per entrare nella posa.
Vishnu: l’energia viene canalizzata attraverso il corpo mentre la forma diviene riconoscibile, mentre il corpo si lascia estendere verso le estremità e richiamare energicamente verso il centro. Stabile e liquido.
Shiva: ora ti lasci posare nella posa, lasciando che ciò accada attraverso la canalizzazione del Prana (o Chi oppure Ki), mantenendoti in una morbida e centrata interazione tra attivazione e rilassamento. Ascoltando il corpo mentre l’energia pulsa dentro te, consentendo di lasciare andare pur restando centrato e presente a te stesso e alla tua forma. Sentendo l’asana come parte dell’eterno fluire dell’energia. Osservando la mente - l’immobilità e il fluire al suo interno. 
“Lasciando che avvenga. È già avvenuto.”